Naturale, bio, vegan ok... L'unica certezza per fare del bene al Pianeta e alla pelle è saper leggere l'Inci del prodotto. Tutte le cose da sapere per un beauty case vegano
La sostenibilità ambiente è l'ingrediente principale della cosmesi vegana. Oggi essere conscious è cool, ma è soprattutto un dovere, e scegliere prodotti «clean», ovvero dall'Inci pulito è il modo per sostenere la causa attraverso la bellezza. Come esiste il Dry January per depurarsi dall'alcol, esiste anche il mese vegan, ed è proprio novembre. Ma cosa significa esattamente scegliere di mettere nel proprio beauty case un prodotto vegano?
«Un cosmetico è vegano se la sua formula non contiene sostanze di origine animale. Il miele e la cera d'api, per esempio, non rientrano nella categoria dei cosmetici vegani», spiega Roberto Cingia, responsabile della Formazione Dr. Hauschka. «Ovviamente, nessun cosmetico venduto in Europa e negli Stati Uniti è testato sugli animali, è una normativa del 2013 che vale sia per il prodotto finito, sia per la materia prima. In Asia invece, i prodotti sono regolarmente testati sugli animali, ma se un prodotto K-Beauty viene venduto in Italia deve attenersi alle normative vigenti».
Oltre al miele e alla cera d'api, anche le proteine della seta non sono ammesse nei cosmetici vegani, così come la lanolina, un film protettivo di origine animale che serve per dare morbidezza. «Quando si parla di skincare vegana non bisogna considerare solo gli ingredienti, ma anche il loro impatto sull'ambiente. Per esempio, i tensioattivi, specialmente quelli sintetici, distruggono l'ambiente marino e non sono per niente ecosostenibili. Lo stesso vale per altri inquinanti come siliconi e petrolati, che un prodotto vegan non dovrebbe contenere», **dice Cingia. **
L’INCI è la nomenclatura usata sull’etichetta per indicare gli ingredienti di un prodotto cosmetico ed è condivisa a livello internazionale da tutta l’Unione Europea e da altri paesi del mondo come Stati Uniti, Canada e Brasile. Gli ingredienti sono riportati in ordine di concentrazione, dal più al meno presente all’interno del prodotto, e per ognuno viene utilizzato un termine unico valido per tutte le lingue (l’acqua, per esempio, viene indicata come “AQUA”)
Controllare i simboli delle certificazioni: esattamente come i prodotti bio o cruelty free, anche i cosmetici vegani sono contrassegnati da simboli e scritte che aiutano i consumatori a riconoscerli con maggiore facilità. Un cosmetico vegan friendly può avere l’indicazione «Vegan ok», in verde o in nero, può presentare la scritta «Vegan» accompagnata da un girasole, una «V» sull’etichetta o, più semplicemente, può essere indicato dalla parola «Vegan», senza altri simboli o dettagli. Senza questo tipo di indicazione il prodotto non può essere considerato vegano.
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