Con il boom dei cosmetici biologici, realizzati con materie prime naturali provenienti da agricoltura biologica, si stanno diffondendo sempre di più anche i cosmetici vegan, ovvero privi di ingredienti di origine animale. Ormai i cosmetici bio, eco, naturali, vegan e cruelty free, fanno parte della nostra vita quotidiana e, sia che acquistiamo un cosmetico o un prodotto per l’igiene personale o per la casa, questi nomi o i loro simboli sono impressi sulle confezioni o stampate sul prodotto stesso.
Anche se sono di largo uso, però, spesso si fa confusione tra le varie definizioni e si è portati a pensare che un prodotto naturale debba essere per forza biologico, vegano o cruelty free, o che un prodotto vegan sia per forza cruelty free.
Cosmetici vegan: cosa sono
I cosmetici vegan sono realizzati con elementi naturali completamente vegetali, quindi non contengono al loro interno alcun ingrediente di derivazione animale, latte e miele inclusi.
In Europa, come nel resto del mondo, è ancora molto difficile capire se i prodotti commercializzati siano effettivamente non di origine animale dato che ogni paese ha una propria regolamentazione in merito e che gli enti che si occupano di rilasciare e certificare il marchio vegan si basano, per le loro valutazioni, su criteri differenti.
Inoltre va detto che il marchio vegan OK non ha alcun valore legale ma viene comunque richiesto e poi stampato sui prodotti e cosmetici vegan, per far capire ai consumatori che il loro prodotto è fatto rispettando la filosofia vegana dei loro clienti.
In Italia, il marchio sui prodotti cosmetici vegan è rilasciato, nella maggior parte dei casi, dalla Vegan Society, ma noi consigliano di leggere sempre bene INCI e etichette prima degli acquisti in modo da evitare di comprare cosmetici che contengano sostanze indesiderate.
Se, ad esempio, leggendo l’INCI di un cosmetico, vi accorgete che sono presenti ingred
ienti come “mel” o “honey” , ovvero la sostanza prodotta dalle api, o “sodium tallowate”che è il sego bovino utilizzato per fare i saponi tradizionali, significa che quel cosmetico non è vegan. Tra i componenti che rientrano nella normale composizione dei cosmetici non vegani vi sono altri derivati dai grassi animali come la glicerina, la lanolina, la cera d’api, la placenta, il midollo, il muschio, il latte e derivati, e l’acido stearico.
I cosmetici vegan, anziché derivati dai grassi animali, contengono prevalentemente oli vegetali, tra i quali alcuni sono più o meno famosi come l’olio di argan, l’olio di cocco, l’olio di sesamo, l’olio di mandorle, l’olio di macadamia, altri corrispondono a nomi meno conosciuti come l’olio di babassu, o meno probabili come l’olio di cactus.
I cosmetici cruelty-free, ovvero non testati sugli animali prima della loro messa in commercio, non sono necessariamente vegan: infatti gli ingredienti di quel dato cosmetico possono non essere testati sugli animali, ma possono essere di origine animale, così come, viceversa possono non essere di origine animale ma essere stati testati sugli animali.
È bene quindi fare attenzione, scegliendo sempre cosmetici di aziende che non testino sugli animali, ma prestando anche attenzione all’elenco degli ingredienti, per assicurarsi che siano vegani in mancanza di una certificazione adeguata.
In sostanza quindi, per essere sicuri di acquistare prodotti che non presuppongano lo sfruttamento, la sofferenza e la soppressione di animali, è sempre bene leggere la lista degli ingredienti in mancanza di una certificazione.
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