Il 19 marzo in Italia è la Festa del papà, una ricorrenza nata per celebrare la figura paterna, il suo ruolo nella società e all’interno della famiglia.
Ma perché si festeggia proprio il 19 marzo? E quando è la festa del papà nel resto del mondo? Scopriamo la storia, i dolci tipici della festa del papà e qualche curiosità dal globo.
Quando è la festa del papà
Forse non tutti sanno che la festa del papà viene sì celebrata in quasi tutto il mondo, ma ogni Paese la declina in base alla sua storia e alle sue tradizioni. Per questo non esiste un’unica data condivisa in cui viene festeggiata.
Festa del papà in Italia: 19 marzo, San Giuseppe
In Italia, la festa del papà cade il 19 marzo perché, secondo la credenza, è il giorno in cui morì San Giuseppe, padre putativo di Gesù.
Il culto di San Giuseppe era già praticato nell’Alto Medioevo, ma nel Trecento si cominciò a osservare la sua festa il 19 marzo, anche in Occidente.
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Fu papa Sisto IV a inserire la festività nel calendario romano, nel 1479. Mentre nel 1871, considerando San Giuseppe una figura paterna positiva - incarna infatti la figura di papà buono, modello di vigilanza e provvidenza -, la Chiesa Cattolica lo proclamò protettore dei padri di famiglia e patrono della Chiesa Universale.
Per questo motivo, nei Paesi di fede cattolica, la festa del papà è il 19 marzo.
Festa del papà, la storia
Fino al 1977, il 19 marzo giorno di san Giuseppe era considerato in Italia festivo, ma con legge 5 marzo 1977 n. 54 la festività fu abolita e da allora il 19 marzo divenne un giorno feriale. In Canton Ticino, in altri cantoni della Svizzera e in alcune province della Spagna, è invece ancora considerato festivo.
Il dolci per la festa del papà
La festa del papà è un’occasione per i figli di dimostrare l’amore verso il padre con bigliti e frasi di auguri, regali e lavoretti.
Ma ci sono anche alcuni cibi tradizionalmente legati a questa ricorrenza. Tra i dolci della festa del papà, famose sono le napoletane zeppole di San Giuseppe, frittelle farcite con crema e marmellata di amarene. Si preparano il 19 marzo perché si dice che dopo la fuga in Egitto, per scampare alle persecuzioni di re Erode, Giuseppe fu costretto a vendere dei dolci per mantenere la sua famiglia in terra straniera.
A Roma, si preparano invece i Bignè di San Giuseppe, mentre in Toscana e in Umbria il 19 marzo si preparano frittelle di riso cotto nel latte e aromatizzato con spezie e liquore.
La raviola, dolce di pasta frolla ripieno di marmellata o crema, è tipico dell’Emilia Romagna, mentre in Sicilia ci sono diverse specialità, dalle zeppole di riso alle sfince di San Giuseppe.
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